L'uomo che inseguiva la sua ombra di David Lagercrantz

Scritto da AmanteDiLibri - 16 novembre

Buongiorno lettori,
come procedono le vostre letture? Le mie vanno un po' a rilento causa settimane intense ma presto non ne potrete più di tutte le recensioni che vi proporrò ;)
Oggi tocca a una recensione che da settimane avevo pronta e non sono riuscita a pubblicare, quindi eccomi a rimediare!

Titolo originale: Mannen som sökte sin skugga
Serie: Millennium n°5
Genere: Giallo
Target: Adult
Editore: Marsilio 
Data di pubblicazione: 7 settembre 2017
N°pagine: 371
Trama: L'aver portato alla luce un intrigo criminale internazionale, mettendo in mano al giornalista investigativo più famoso di Svezia lo scoop del decennio, non è bastato a risparmiare a Lisbeth Salander una breve condanna da scontare in un carcere di massima sicurezza. E così, mentre a Mikael Blomkvist e a Millennium vanno onori e gloria, lei si ritrova a Flodberga insieme alle peggiori delinquenti del paese, anche se la cosa non sembra preoccuparla più di tanto. E' in grado di tener testa alle detenute più spietate - in particolare una certa Benito, che pare avere l'intero penitenziario ai suoi piedi, guardie comprese -, e ha altro a cui pensare. Ora che è venuta in possesso di informazioni che potrebbero aggiungere un fondamentale tassello al quadro della sua tortuosa infanzia, vuole vederci chiaro. Con l'aiuto di Mikael, la celebre hacker comincia a indagare su una serie di nominativi di un misterioso elenco che risveglia in lei velati ricordi. In particolare, quello di una donna con una voglia rosso fiammante sul collo. Nella sua inestinguibile sete di giustizia, Lisbeth rischia di riaccendere le forze oscure del suo passato che ora, in nome di un folle e illusorio bene più grande, quasi sembrano aver stretto un'alleanza per darle di nuovo la caccia. Come un drago, quello stesso drago che ha voluto tatuarsi sul corpo, per annientare i suoi avversari Lisbeth è pronta a sputare fiamme e a distruggere il male con il fuoco che brucia dentro tutti quelli che vengono calpestati.
Quinto libro della saga di Millennium e dopo il precedente che era risultato più ostico, finalmente la storia si sviluppa con la consueta tensione, catturando l’attenzione del lettore fino alla fine, con una trama impeccabile e perfettamente congegnata, ricca di colpi di scena.
Lisbeth è in carcere come conseguenza di ciò che è accaduto nel romanzo precedente; neanche in carcere però smette di ergersi a paladina contro le ingiustizie. Lisbeth è forte e per quanto sia estremamente fredda, quando assiste ad una ingiustizia non può rimanere a guardare e così interviene in difesa di una giovane donna, Faria Kazi, maltrattata da una detenuta.

Il personaggio di Faria Kazi, permetterà all'autore di approfondire un tema attuale come la posizione della donna nell'islam integralista, sottomessa, considerata inferiore e costretta a subire il volere dei membri maschili della famiglia, senza la possibilità di ribellarsi o mettendo a rischio la propria incolumità.
Sempre dalla prigione, Lisbeth, dopo un incontro con il suo vecchio tutore Polgrein continua la ricerca sulla sua infanzia, scoprendo di aver fatto parte di progetto eticamente molto discutibile e chiaramente illegale che ha visto coinvolte coppie di gemelli separati alla nascita a scopo di studio. L'importanza dei legami famigliari, dei caratteri ereditari e dell'ambiente, nello sviluppo dei bambini e del loro intelletto, è una parte centrale del libro. Segreti che mai avrebbero dovuto vedere la luce vengono rivelati, aumentando la tensione narrativa, impronta del vero thriller.

Il giornalista Mikael Blomkvist è sempre sullo sfondo, aiuta sì l’amica Lisbeth, pur se in maniera poco determinante, anche se lei non sembra aver bisogno del suo cavalleresco aiuto.
Un libro veramente ricco e coinvolgente, ben scritto, che mostra una nuova confidenza con i personaggi da parte dell'autore, che riesce a dare il suo personale tocco creativo senza far rimpiangere Larsson, portando avanti egregiamente un'eredità che poteva rivelarsi gravosa e soverchiante. Da leggere tutto d'un fiato, ponendo particolare attenzione al discorso finale di Lisbeth. Un elogio funebre tipico di lei, ma a suo modo commovente, che invita tutti a non mollare in quei casi considerati difficili o irrecuperabili, perché l'ostinazione e il sincero interesse possono aiutare chi è stato trafitto a rialzarsi.

1 Commenti

  1. Ciao :) Ho nominato il tuo blog tra i quindici del Blogger Recognition Award!
    http://emilyalexandre-dreamer.blogspot.it/2017/12/blogger-recognition-award.html

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